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Restauro Giardini Storici

Lo Studio Genius Loci del dott. agr. Eraldo Antonini segue tutte le fasi del restauro e della conservazione dei giardini storici. Il restauro e la conservazione di un giardino storico richiedono conoscenze specifiche relative all’evoluzione storica del giardino stesso, alle specie impiegate in epoca storica, alle conoscenze della biologia e della coltivazione delle piante.
La gestione di un giardino storico presuppone la conoscenza storica del giardino stesso e un piano generale di “gestione della conservazione”. Ogni intervento, anche il più semplice, deve essere attuato avendo una visione ampia giardino storico. La visione ampia deriva dalla conoscenza e dalla pianificazione degli interventi da eseguire.

LE FASI DELLA CONSERVAZIONE DI UN GIARDINO STORICO
1. Conoscenza (capire il giardino) che comprende:
  • il rilievo dello stato di fatto relativo a tutte le componenti del giardino: analisi della componente vegetale, e della componente architettonica (manufatti, arredi, sculture, percorsi, laghetti, vasche d’acqua, fontane serre e di tutti gli altri elementi “minerali” presenti nel giardino)
  • lo studio storico comprende le ricerche archivistiche, documentali, biografiche e bibliografiche volte a definire la committenza e l’evoluzione del giardino dalla sua creazione ad oggi
  • il censimento botanico e l’analisi fitopatologia della vegetazione, quest’ultima volta a definire lo stato di salute delle singole piante (in particolare della componente arborea) per valutare un piano di manutenzione conservativa e per mettere in luce eventuali problematiche di stabilità al fine di avere un giardino in sicurezza in ogni sua parte

2. Interventi. Solo dopo aver raccolto ed elaborato le conoscenze storiche e il rilievo e lo stato conservativo delle singole componenti del giardino si procede ad elaborare un piano di interventi quali il restauro, il ripristino ed eventualmente la ricostruzione/evocazione.
Per restauro si intende quella serie di interventi atti a riportare il giardino storico ad una leggibilità del suo disegno. Ha la funzione di conservare l’esistente anche se frutto di successivi interventi che ne hanno modificato il primigenio impianto. E’ necessario, pertanto, avere un quadro storico di riferimento di tutte le sue fasi. Per ripristino si intende quel complesso di interventi atti a riportare una parte del giardino o tutto il giardino ad una configurazione corrispondente ad un preciso periodo storico. Questo tipo d’intervento prevede l’eliminazione, di parti del giardino realizzate successivamente ad un determinato periodo storico. Il ripristino è generalmente poco praticato a meno che non vi siano evidenti necessità di restituire unitarietà stilistica qualora sia stato oggetto di interventi che ne hanno parzialmente compromessa la lettura del disegno complessivo. Per ricostruzione si intende quell’insieme di interventi atti a costruire ex-novo, di un giardino scomparso. Vi sono due interpretazioni nei confronti di questo tipo d’intervento:
  • ricostruire completamente un giardino storico ex-novo costituisce un falso storico
  • l’intervento è plausibile qualora il giardino sia interamente perduto . La ricostruzione produce un giardino che, comunque, non si può definire storico ma è semplicemente una rievocazione o di un giardino scomparso o del gusto in tema di giardini, di una data epoca

3. Progetto esecutivo degli interventi con elaborazione di tavole di dettaglio e stesura di un computo metrico estimativo volto a definire i costi che gli interventi previsti comportano

4. Piano di gestione. L’elaborazione di un piano di gestione che comprende la manutenzione e i possibili usi del giardino è di fondamentale importanza per poter conservare il giardino storico nel tempo. Il giardino storico è infatti costituito da materiale vivente (la vegetazione) che abbisogna di cure e di manutenzione periodiche